Napoli, 7 settembre 1928
Dopo la lettera del padre di Bordiga (1852-1931) a Mussolini con la richiesta di grazia per il figlio, lettera che abbiamo pubblicato nel precedente inserimento e di cui Amadeo Bordiga non sapeva nulla, riproponiamo oggi una lettera dell' «Alto Commissario per la provincia di Napoli» (sempre proveniente dall'archivio di Stato di Roma) nettamente contrario ad ogni concessione di Grazia. Bordiga completò quindi interamente i tre anni di confino che gli erano stati comminati.
Di tanto in tanto ospiteremo ancora documenti (lettere o altro) del periodo fascista riguardanti Amadeo Bordiga.
Napoli, 7 settembre 1928 anno V°
Riservata
On/le
Ministero dell'Interno
Direzione Generale della P.S.
Divisione Affari Generali e Riser.
Confino Politico
R O M A
Oggetto: Bordiga Amadeo di Oreste. Confinato politico
Effettivamente il padre del confinato politico Bordiga Amadeo, per la sua attività professionale svolta presso la Scuola Superiore di Agraria di Portici, per circa 53 anni, nonché presso la locale Cattedra ambulante di Agricoltura, di cui è Presidente, ha speciali benemerenze.
Egli ha anche assolto incarichi di fiducia affidategli da S.E. il Ministro Giurati, sempre un materia agricola. Ma i precedenti e le manifestazioni di sovversismo irriducibile del proprio figlio Amadeo, non fanno ritenere che un eventuale provvedimento di clemenza a favore di costui, non riesca dannoso all'ordine nazionale.
Spirito irrequieto, carattere indocile, intelligenza sveglia ma non perfettamente equilibrata, il Bordiga Amadeo mantiene integra la sua fede comunista, e, come è noto, anche di recente mentre trovavasi alla colonia di Ustica, si rese passibile di denunzia al Tribunale Speciale per cospirazione contro i poteri dello Stato. Ben vero il Giudice Istruttore del Tribunale Speciale, con sentenza I° agosto decorso, ne ordinò la scarcerazione ai sensi dell'art. 323 del C.P.P., ma tale formula non esclude completamente la responsabilità del Bordiga.
Un suo eventuale ritorno qui, produrrebbe, cattiva impressione, mentre non apporterebbe alcun ravvedimento nel Bordiga che certamente continuerebbe a perseguire finalità antinazionali, di cui egli in ognitempo si è dimostrato fervente assertore.
Non ravviso pertanto l'opportunità di addivenire nei suoi confronti al sollecito provvedimento di clemenza.
L'ALTO COMMISSARIO